Il sentiero del monte Chiodo
Camminare in una galleria d’arte. Sul Monte Chiodo, sopra il Lago di Martignano, c’è un sentiero a ingresso libero costellato da 14 sculture di legno. Una tartaruga, un airone guardabuoi, un serpente, un pesce, una volpe. Le ha create Angel: “Mi piace giocare con i nomi: Angel, letto al contrario, è Legna, e Angel non è Angelo né Angela, ma tutti e due, proprio come un angelo” il suo vero nome è Gian Michele Montanaro, ha 47 anni ed è mancino, di San Potito Sannitico per nascita, ma di Anguillara per adozione. L’idea gli è venuta durante la prima quarantena da Covid, due anni fa: restituire vita agli alberi bruciati negli incendi dolosi o crollati per il vento. Una via per sfuggire alla prigionia, un’azione di sensibilizzazione umana. Alla gente sono piaciute e il parco le ha adottate. Per me “è stato un segno di gratitudine verso la natura, la possibilità di ascoltare il legno e un modo per cercare di ridare bellezza e armonia”

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