Villa Barbaro e gli affreschi del Veronese
La classicità rivisitata. A mezza costa sui colli asolani si trova una villa capolavoro di Andrea Palladio, è una delle poche che conserva ancora il suo contesto agricolo, a fianco ha un’azienda vitivinicola, ma dentro custodisce un altro capolavoro: un ciclo pittorico straordinario. Voluta da Daniele Barbaro, umanista e traduttore del De Architectura di Vitruvo, la villa racchiude nel suo corpo uno dei capolavori pittorici del cinquecento, un ciclo di affreschi del Veronese dedicato a figure, paesaggi e antiche rovine. Il cui scopo – forse – è quello di illustrare il viaggio a Roma dell’artista a seguito del Cardinal Grimani. Le imponenti strutture dipinte dialogano in modo perfetto con le architetture di Palladio, in un susseguirsi di colonne, archi e balconate. Di cui la più bella è la stanza dell’Olimpo. La stanza a destra della crociera è dedicata a Bacco che svela agli uomini il mistero del vino. E’ stata una delle prime ville ad aprirsi al pubblico.

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