La biblioteca Malatesta
L’antica arte del leggere. La biblioteca è stata edificata nel refettorio del convento dei frati francescani. L’idea di costruire uno studium annesso al convento era già maturata nella comunità dei frati, essa, infatti, richiedeva spazi più ampi e adeguati per lo studio e la collocazione dei testi. Dell’esigenza dei conventuali si fece carico Novello Malatesta, era l’anno 1450. Nell’ampia struttura i manoscritti sono riposti in piano sui plutei legati con una catenella di ferro battuto, per impedirne lo spostamento o il furto. Il valore d’un manoscritto, allora, equivale al costo di una casa e richiedeva il lavoro di molte persone. La Malatestiana è l’unico esempio di biblioteca umanistica conventuale del Rinascimento perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria. Per questo motivo, l’Unesco, l’ha inserita, prima in Italia, nel Registro della Memoria del Mondo.

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